L’Inter ha battuto il Torino per 1-0 grazie alla rete di Brozovic arrivata nei minuti finali di partita. È stata una vittoria fondamentale, soprattutto per come è maturata: i nerazzurri hanno giocato male, contratti e impauriti, ma alla fine sono riusciti a portare a casa il bottino pieno.

Il migliore in campo è stato Lautaro Martinez, pur senza segnare. L’attaccante argentino, infatti, oltre alla solita voglia e caparbietà, ha dimostrato una leadership mai vista da quando veste la maglia nerazzurra. Lautaro, infatti, sia con la presenza di Dzeko in campo - quando fungeva da seconda punta - che con Correa, dove agiva da primo terminale offensivo, ha sempre offerto una linea di passaggio ai propri compagni. Proprio l’ex attaccante del Racing Club de Avellaneda si è spesso abbassato molto per legare meglio il gioco per evitare che i reparti si allungassero troppo. 
 

Non solo, perché il n.10 nerazzurro ha toccato ben 55 palloni durante l’arco della partita, mai ne aveva giocati così tanto da quanto veste la maglia dell’Inter. Il tutto a dimostrazione di come Lautaro abbia giocato una partita da “giocatore totale“, non limitandosi ad agire solo da attaccante e in fase di finalizzazione. Per Lautaro non sono mancate neanche le occasioni: una su tutte un colpo di testa fuori davvero di un soffio su cross di Bastoni, ma ciò che ha impreziosito la sua partita è stata - appunto - la sua leadership. Questa partita di Lautaro non può che far sorridere i tifosi nerazzurri, sia perché vedono una ulteriore crescita in un giocatore già molto forte, sia perché vedono questa mentalità da leader quando in una partita dove in campo non c’è Lukaku, e cioè il leader maximo nerazzurro in campo, nonché il giocatore più legato - affettivamente parlando - al Toro di Bahia Blanca.

L’Inter in questo momento di difficoltá ha bisogno di uomini di personalità e Lautaro Martinez sta crescendo moltissimo sotto questo aspetto. I goal arriveranno sempre perché il “Toro” è un grande attaccante ma ciò che gli manca per fare il cosiddetto “step ulteriore” è la crescita mentale durante la partita. Con il Torino questa crescita c’è stata e l’Inter ne ha giovato.

Adelante Toro, con personalità.


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