Aria pesante tra l'Inter e Digitalbits, nonostante lo sponsor continui a fare capolino sulle maglie nerazzurre e la presentazione della seconda divisa. Stando a quanto riporta Repubblica, i rapporti tra l'Inter e il main sponsor sono ai minimi storici, coi pagamenti pattuiti che continuano a non pervenire e il club nerazzurro che studia le contromisure da attuare.

Digitalbits è scomparso dalle divise di Primavera e formazione femminile, dal sito e dai banner pubblicitari allo stadio, e ora anche dai cartelloni che si vedono alle spalle dei giocatori nelle interviste. Ma non ancora dalla divisa da gioco dei nerazzurri, uno scenario che viene spiegato così dal quotidiano: “La criptovaluta è scomparsa dagli sfondi delle interviste, ma non dalla prima maglia dell'Inter. Il motivo? La Nike, sponsor invece solidissimo, ha già prodotto centinaia di migliaia di divise con quel brand sul petto. Fosse tolto, chi comprerebbe più le maglie già stampate? Non è escluso che il rapporto si possa concludere per vie legali, con la rescissione unilaterale”.

Una nuova tegola per l'Inter, che avrebbe dovuto ricavare 85mln in quattro anni dall'accordo con Digitalbits e ora rischia di dover cercare in fretta e furia un nuovo main sponsor. I nerazzurri riflettono sui prossimi passi da effettuare, con la vicinanza della Roma, che sta avendo problemi simili con l'azienda di Al Burgio: le due società potrebbero anche effettuare una causa legale congiunta contro la (volatile) criptovaluta, che dopo aver perso il 98% del suo valore non riesce a mantenere gli impegni presi…


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